Capitolo 7.1

Errori nella fatturazione elettronica: elenco dei più frequenti

Hai commesso un errore in fattura elettronica? Scopri i casi principali e le indicazioni utili per modificare i dati errati e trasmettere la fattura all’Agenzia delle Entrate.

Autore: Fatture in Cloud

 

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Errare è umano, anche quando si parla di fatture elettroniche.

Se non riesci ad inviare una fattura, dovrai innanzitutto verificare che non vi siano problemi tecnici o malfunzionamenti che incidono sulla buona riuscita dell’intero processo. Abbiamo già esaminato questo caso nel capitolo precedente, dedicato ai problemi nella fatturazione elettronica.

Se il software che utilizzi funziona correttamente, e in parallelo non si segnalano intoppi sul sito dell’Agenzia delle Entrate, il problema riguarda molto probabilmente i dati che hai inserito in fattura.

Non preoccuparti: in molti casi si tratta di errori che potrai correggere facilmente. In questo capitolo ti illustreremo quali sono gli errori più frequenti, come risolverli e, soprattutto, come evitarli, anche con l’ausilio di un buon software per fatture elettroniche.

 

Gli errori nella fattura elettronica più frequenti: dal codice destinatario all’IBAN

Alcuni degli errori più comuni riguardano l’indicazione di dati inesatti relativi al cliente o l’inserimento di un codice destinatario sbagliato.

Ti consigliamo dunque, in primo luogo, di verificare di aver correttamente compilato tutti i campi della fattura che riguardano il cessionario/committente (il tuo cliente), a partire da quello relativo alla provincia. Questo è uno degli errori nella fattura elettronica che può impedirne la corretta trasmissione: verifica di aver inserito la sigla corretta.

Sempre sul fronte delle informazioni relative al tuo cliente, verifica di aver correttamente inserito i dati relativi alla Denominazione o Ragione Sociale.

Presta poi attenzione al numero di caratteri inseriti: il tracciato dell’Agenzia delle Entrate accetta un massimo di 80 caratteri.

Stessa situazione anche in merito all’indirizzo del cliente: in questo caso il numero massimo di caratteri ammessi è pari a 60.

Tra gli errori frequenti anche quelli che interessano il codice destinatario inserito nella fattura elettronica. Ti suggeriamo di verificare di averlo inserito correttamente, ricordandoti che il Sistema di Interscambio - così come il tuo software - verifica che questo contenga 7 caratteri per le fatture verso privati o aziende e 6 caratteri per quelle verso la Pubblica Amministrazione.

Dovrai inoltre prestare particolare attenzione anche al corretto inserimento dell’IBAN, nel quale non dovranno esserci spazi, così come della data inserita in fattura, che non potrà essere successiva a quella di invio. Per evitare errori nella fatturazione elettronica bisogna quindi stare attenti a diversi fattori.


Fatture in Cloud ti aiuta a prevenire gli errori in fattura elettronica.
Attraverso la Verifica formale, ti segnala alcuni errori comuni nel campo cessionario/committente, nel codice destinatario e nell’IBAN.
Potrai correggerli prima dell’invio al Sistema d’Interscambio (SdI), evitando così lo scarto e la necessità di modificare e re-inviare il documento
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Scarto della fattura elettronica con errori: elenco codici e cosa verificare

Se la fattura contiene degli errori e viene inviata al SdI (Sistema di Interscambio), il problema ti verrà comunicato tramite una ricevuta di scarto (detta anche “notifica di scarto”), all’interno di cui troverai un codice corrispondente all’errore emesso: è a questo codice che devi prestare attenzione.

Ecco l’elenco dei codici errore che potresti riscontrare, cosa controllare e come agire:

  • Errore 00404: in questo caso la fattura risulta duplicata, cioè risulta già emesso un documento con lo stesso numero. Verifica di non aver già trasmesso la stessa fattura. In caso contrario, procedi alla trasmissione del documento seguendo la numerazione progressiva.
     
  • Errore 00305: lo scarto dipende dall’inserimento di una partita IVA sbagliata. Verifica di aver correttamente compilato il campo “IdFiscaleIVA” del cliente (CessionarioCommittente) e ricorda che in questa sezione della fattura non è possibile inserire il codice fiscale.
     
  • Errore 00313: verifica di aver utilizzato correttamente il codice destinatario “XXXXXXX”, che può essere utilizzato esclusivamente per le fatture emesse verso soggetti non residenti. Controlla di non aver indicato “Italia” nel campo “Paese” e, in caso di clienti esteri, modifica il dato nel documento.
     
  • Errore 00301: la tua partita IVA (cedenteprestatore) risulta errata. Per modificarla e correggerla accedi alla sezione delle impostazioni del tuo software per variarla ed evitare ulteriori scarti.
     
  • Errore 00471: riguarda i casi in cui, sulla base delle specifiche tecniche dell’Agenzia delle Entrate, il cedenteprestatore (fornitore) non può coincidere con il cessionariocommittente (cliente). Si tratta dei documenti con codice TD01, TD02, TD03, TD06, TD16, TD17, TD18, TD19, TD20, TD24, TD25 e TD28. In questo caso dovrai quindi verificare che la partita IVA del cliente sia diversa dalla tua.
     
  • Errore 00324: significa che la partita IVA e il codice fiscale del cliente non corrispondono. Succede ad esempio se il tuo cliente è una società, ma è stato indicato il codice fiscale di una persona fisica (ad esempio l’amministratore) o più semplicemente in caso di indicazione di dati errati da parte del cliente. Procedi con l’indicazione dei dati corretti ed effettua un nuovo invio.

Per tutti i casi sopra analizzati, ricorda che la fattura scartata risulterà non trasmessa. Sarà quindi fondamentale correggere l’errore e inviare nuovamente il documento corretto al SdI.

Avrai 5 giorni di tempo a disposizione per inviare la fattura elettronica corretta, mantenendo lo stesso numero e data del documento scartato.

Approfondiremo l’argomento nel capitolo successivo, in cui ti mostreremo come correggere una fattura sbagliata.

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