Autore: Fatture in Cloud
Dal 1° gennaio 2024 l'obbligo di fatturazione elettronica si è esteso a tutti i contribuenti in regime forfettario, attuando le disposizioni del Decreto Legge n.36/2022.
Vediamo nel dettaglio quali sono le disposizioni in merito e come un forfettario può adeguarsi all'obbligo, iniziando ad emettere fattura elettronica
Il decreto legge n.36/2022 attua le "ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)".
L'articolo 18, commi 2 e 3, del Decreto contiene le misure che estendono l'obbligo di fatturazione elettronica ai forfettari e dispone che:
Infatti l'esonero dall'obbligo di fatturazione elettronica viene abolito per i soggetti che:
Il 1° luglio 2022 l'obbligo di fattura elettronica è entrato in vigore solo per i contribuenti in regime forfettario che nell'anno precedente avevano percepito ricavi o compensi superiori a 25.000€.
I forfettari che nel 2021 erano rimasti al di sotto dei 25.000€ di compensi o ricavi potevano beneficiare di un regime transitorio, in cui rimanevano esentati da tale obbligo.
A chiarire l'applicazione di tale regime transitorio è stata l’Agenzia delle Entrate che, con la Faq 150 del 22 dicembre 2022, ha ribadito che:
Il regime transitorio è terminato a fine 2023, quindi la fatturazione elettronica è diventata obbligatoria per tutti i forfettari, indipendentemente dai ricavi o compensi conseguiti nell'anno precedente.
Per le fatture elettroniche emesse dai forfettari ad ora si applicano i termini di emissione della fattura elettronica in vigore anche per tutti gli altri contibuenti, che si possono riassumere nel seguente modo:
In caso di invio tardivo della fattura, sono previste le seguenti sanzioni, stabilite dall’art. 6 del D.lgs n. 471/1997:
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Ecco le risposte alle domande più comuni dei forfettari obbligati alla fatturazione elettronica.
Innanzitutto serve avere un software in grado di codificare la fattura in linguaggio XML (il formato richiesto dalla normativa) e di inviarla al Sistema di Interscambio (SdI).
Esistono molti software sul mercato, alcuni gratutiti ma essenziali (come il Software di compilazione Fattura Elettronica dell'Agenzia delle Entrate), altri più completi e funzionali, come Fatture in Cloud.
Poi bisogna compilare la fattura elettronica: alcuni campi sono uguali a quelli delle fatture cartacee, altri sono diversi. Infine, è necessario apporre la firma digitale e inviarla al SdI.
All'inizio la procedura può sembrare ostica, ma presto diventerà più agevole e consentirà di risparmiare diverso del tempo ora dedicato all'emissione di fatture cartacee.
Per ulteriori informazioni, leggi la guida passo passo alla compilazione della fattura elettronica in regime forfettario.
Puoi ricevere fatture elettroniche:
Scopri di più nel capitolo "come ricevere fatture elettroniche in regime forfettario".
È necessaria la conservazione digitale a norma per 10 anni.
Si tratta di un processo regolamentato tecnicamente dalla legge che permette di conservare le fatture in modalità digitale, mantenendo il valore legale del documento.
Alcuni software, come Fatture in Cloud, mettono in automatico le fatture inviate e ricevute in conservazione: non dovrai preoccuparti di nulla.
Leggi altro nel capitolo dedicato alla conservazione fatture elettroniche per i forfettari.
Questo contenuto è aggiornato al 2024.