Autore: Fatture in Cloud
Regime ordinario e semplificato sono due dei regimi fiscali e contabili ad oggi in vigore in Italia che puoi applicare alla tua Partita IVA.
Sono diversi tra di loro e si distinguono per i requisiti d’accesso, i documenti da redigere, la tassazione prevista, gli obblighi e le regole da rispettare. Vediamo quindi in cosa consistono, quale è il più conveniente e quando puoi scegliere tra uno e l’altro.
Indice
Il regime ordinario è obbligatorio per le società di capitali e facoltativo per le società di persone e ditte individuali che nell’anno precedente non abbiano conseguito ricavi superiori a:
Superati questi limiti il regime ordinario diventa obbligatorio anche per le società di persone.
Le imposte previste nel regime ordinario sono le seguenti:
Approfondiremo IRPEF, IRES e IRAP nel capitolo dedicato alla tassazione delle Partite IVA.
Inoltre, per il calcolo delle tasse nel regime ordinario vengono applicati una serie di parametri:
La contabilità di una Partita IVA in regime ordinario prevede alcuni adempimenti obbligatori, tra cui:
A partire dal 1° gennaio 2019 la fatturazione elettronica è diventata obbligatoria per tutti i contribuenti in regime ordinario.
Tra i pochi soggetti esclusi, rientrano coloro che sono tenuti all’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria. Per loro, infatti, vige il un divieto di fatturazione elettronica.
Per ulteriori informazioni, leggi l’approfondimento sull’obbligo di fatturazione elettronica.
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Il regime semplificato ha la funzione esclusiva di monitorare l’andamento economico di un’attività. Dopo il regime forfettario, questo è il regime fiscale meno dispendioso, soprattutto in termini di adempimenti burocratici.
Vi possono rientrare tutte le imprese individuali e le società di persone se i loro ricavi nell'arco di un anno solare non superano i seguenti limiti:
I professionisti, invece, non hanno invece alcun limite di ricavi da rispettare per accedere a questo regime.
Al momento della presentazione delle pratiche per l'apertura Partita IVA, puoi entrare nel regime contabile semplificato se indichi un volume d’affari presunto che non supera le soglie di ricavi elencate sopra. Se la tua impresa svolge più di un’attività, si prenderà in considerazione l’attività prevalente, ovvero quella che produce il maggior ricavo.
Nel regime semplificato le imposte sono uguali a quelle del regime ordinario.
Per le persone fisiche, la tassazione viene determinata in modo progressivo, basandosi sulle aliquote IRPEF. Per ulteriori dettagli, leggi l’articolo sulle tasse per Partita IVA.
La caratteristica principale della contabilità nel regime semplificato rispetto a quella del regime ordinario è la sua semplificazione. Infatti, nel regime semplificato non hai l’obbligo di redigere a fine anno il bilancio e una serie di scritture contabili.
Invece, gli obblighi di contabilità in questo regime prevedono:
Inoltre, anche nel regime semplificato la fattura elettronica è obbligatoria.
È difficile dare una risposta valida in assoluto.
I fattori da prendere in considerazione sono tre:
In base a queste variabili puoi stabilire se ti conviene il regime ordinario oppure quello semplificato. Il nostro consiglio è comunque di rivolgersi a un Commercialista, che saprà indirizzarti sul regime fiscale più conveniente per la tua attività.
Dopo aver scelto la forma giuridica, il nome dell’azienda, la sede legale e il regime fiscale, hai tutto ciò che ti serve per affrontare il momento tanto atteso: quello di aprire la tua Partita Iva. Nel prossimo capitolo vedremo come fare, con tutti i passaggi da seguire per completare questa operazione.
Che cos'è il regime ordinario?
Il regime ordinario è un regime obbligatorio per le società di capitali e facoltativo per le società di persone e ditte individuali che nell’anno precedente hanno conseguito ricavi inferiori a determinati limiti. Comporta diversi adempimenti contabili obbligatori ed è sottoposto a IRPEF, IRAP e altre imposte.
Cosa s'intende per regime semplificato?
Il regime semplificato è un regime fiscale che ha la funzione esclusiva di monitorare l’andamento economico di un'attività e prevede un numero più limitato di adempimenti burocratici rispetto al regime ordinario.
Quando si può fare la contabilità semplificata?
Possono rientrare nel regime semplificato tutte le imprese individuali e le società di persone i cui ricavi in un anno solare non superano i 500.000 € per le prestazioni di servizi e i 800.000 € in caso di tutte le altre attività.
Che differenza c'è tra regime ordinario e regime semplificato?
Il regime semplificato impone meno adempimenti burocratici rispetto al regime ordinario. Ad esempio, adottando la contabilità semplificata non vi è l'obbligo di redigere il bilancio e il libro degli inventari.