Autore: Fatture in Cloud
Ci siamo, è arrivato il momento tanto atteso: quello di aprire la tua nuova Partita IVA.
La procedura di per sé è abbastanza semplice e il costo pari a zero. Infatti, per la richiesta di apertura della Partita Iva è sufficiente compilare uno dei modelli messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e inviarlo all’Agenzia stessa.
Tuttavia, tale procedura può complicarsi e i costi aumentare, perché:
In questo capitolo ti mostreremo il percorso che porta all’apertura della Partita Iva e aiutandoti ad affrontarlo al meglio.
Indice
Se vuoi aprire la partita IVA in Italia, devi assicurarti di rispettare i seguenti requisiti:
Puoi approfondire i requisiti nel capitolo “requisiti per aprire partita IVA”.
Prima di aprire la partita IVA, devi scegliere la forma giuridica della tua attività.
La decisione deve essere presa in modo ponderato, poiché ci sono diversi fattori da considerare, ossia:
Una volta quantificato e valutato quanto detto sopra, potrai scegliere tra:
Trovi spiegate queste forme giuridiche, con le loro caratteristiche, i pro e i contro nel capitolo “Forma giuridica: cos’è e quale scegliere”.
Un’altra scelta da compiere prima dell’apertura della Partita Iva è quella del regime contabile e fiscale.
In Italia attualmente sono in vigore tre regimi:
Trovi una descrizione più approfondita degli ultimi due regimi fiscali nel capitolo “Regime ordinario e regime semplificato: dettagli e differenze”.
Per decidere se aprire partita IVA in regime forfettario, semplificato oppure ordinario, ci sono alcuni fattori da tenere in considerazione, tra cui:
Tra le tante decisioni da prendere, una riguarda il codice ATECO per la Partita Iva. Si tratta di un codice alfanumerico usato per classificare le attività economiche in Italia e adottato dall’ISTAT per rilevare le statistiche nazionali in ambito economico.
Puoi trovare il codice ATECO relativo alla tua attività economica sul sito ufficiale dell’ISTAT. Qui, una volta inserite le parole chiave inerenti alla tua attività, puoi identificare quale codice (uno o più di uno) descrive meglio ciò che desideri fare.
Questo codice è essenziale per aprire una qualsiasi attività economica, poiché la classifica dal punto di vista fiscale e ha molta rilevanza quando bisogna calcolare i contributi.
Il codice ATECO è fondamentale anche:
Se sbagli la scelta del codice ATECO, la tua attività non solo può venire inquadrata in modo erroneo in ambito fiscale e contributivo, ma anche essere resa incompatibile con l’iscrizione obbligatoria a un ordine per poter esercitare professionalmente il tuo lavoro. Per questo motivo, ti consigliamo di chiedere riscontro a un Commercialista.
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Scopri tutti i consigli per aprire e avviare la tua Partita Iva
Ora che abbiamo visto le valutazioni da fare e le scelte da compiere prima di aprire Partita Iva, passiamo alla procedura vera e propria per completare questa operazione.
La richiesta di apertura della partita IVA è corredata da diversi documenti, che vanno in base al tipo di richiesta.
Innanzitutto, dovrai compilare il modello, scegliendo tra:
I modelli sono reperibili gratuitamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate o in una delle sue sedi fisiche. Una volta compilato il modello, dovrai consegnarlo all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla data di inizio attività.
Se hai l’obbligo di iscriverti al Registro delle imprese (perché rientri in queste condizioni) o al REA (ad esempio, per aprire un negozio), dovrai presentare invece la Comunicazione Unica (modello ComUnica), un documento che ti permette di adempiere a quattro doveri amministrativi:
Puoi decidere di compilare e inoltrare la richiesta di apertura della Partita Iva:
Il rilascio della Partita IVA avviene di solito in tempi brevi, anche nel giro di qualche ora. L’iscrizione in Camera di Commercio può richiedere tempi più lunghi.
I costi da sostenere per aprire Partita Iva dipendono dalla tipologia di attività che intendi avviare.
Ad esempio, se sei un libero professionista che esercita un’attività non regolamentata da albo, dovrai semplicemente presentare in forma gratuita presso l’Agenzia delle Entrate il modulo di apertura della Partita Iva (in questo caso il modello AA9/12). In questo caso, gli eventuali costi potrebbero essere connessi al compenso richiesto dal Commercialista o al prezzo di listino del CAF che ti supporta nella pratica.
Invece, se sei un/una professionista che esercita un’attività protetta, (notaio, architetto, avvocato, etc.), insieme alla richiesta da presentare all’Agenzia delle Entrate, devi anche iscriverti all’albo di appartenenza a seconda della professione che svolgi, sostenendo i costi di iscrizione inerenti, i quali variano da albo ad albo.
Inoltre, sono previsti dei costi per l'iscrizione al Registro delle Imprese, quindi alla Camera di Commercio.
Dopo aver presentato i documenti e atteso i tempi tecnici necessari, la tua Partita Iva è finalmente aperta. Attenzione, però, gli adempimenti non sono finiti qui: ce ne sono alcuni che potrebbero esserti richiesti in un secondo momento. Approfondiremo l’argomento nel capitolo 10, dedicato agli adempimenti dopo l’apertura della Partita Iva. Prima però rispondiamo a una domanda che molti aspiranti imprenditori e imprenditrici si pongono: perché rivolgersi a un Commercialista per aprire partita IVA?
Come si fa ad aprire Partita Iva?
È necessario compilare e inoltrare all’Agenzia delle Entrate il modello di richiesta di apertura della Partita Iva (Modello AA9/12, AA7/10), oppure presentare il modello ComUnica, in caso di obbligo di iscrizione al Registro delle Imprese.
Quali documenti servono per aprire Partita Iva?
Occorrono carta d’identità, codice fiscale e uno tra i modelli AA9/12, AA7/10 o ComUnica.
Quanto tempo serve per aprire Partita Iva?
Il rilascio della Partita Iva avviene di solito in tempi brevi, anche in poche ore. L’iscrizione in Camera di Commercio invece può richiedere alcuni giorni.
Dove andare ad aprire Partita Iva?
Puoi aprirla online, oppure rivolgerti a un CAF o a un Commercialista per ricevere supporto.
Quanto costa aprire Partita Iva?
La presentazione del modello di richiesta di apertura è gratuito. Tra i costi da considerare in fase di apertura, vi sono: iscrizione all’albo professionale di appartenenza, iscrizione al Registro delle Imprese, compenso per il Commercialista e prezzo del servizio CAF.