Autore: Fatture in Cloud
Startup o azienda tradizionale? La differenza non è affatto scontata, anzi alcune volte la classificazione è incerta. Inoltre, esiste anche una fase di startup, che molto spesso viene confusa con la startup intesa come attività imprenditoriale. Facciamo un po’ di chiarezza su tutti questi concetti e definiamo il significato di ognuno.
Lo Stato italiano, nella legge 221/2012, più comunemente conosciuta come “Decreto Crescita 2.0”, definisce startup le startup innovative, che, essenzialmente:
Alle attività che rispettano questi requisiti lo Stato italiano riserva delle agevolazioni, quali l’esonero da alcune imposte e maggiore flessibilità nella gestione dei dipendenti.
In realtà il significato di startup è molto più ampio rispetto a quello inteso dalla legge italiana. Una startup è tale non per la sua tecnologia, ma per l’innovazione, nel modo nel suo modello di business e in ciò che offre.
Tra le definizioni fornite dagli esponenti più rilevanti del settore, troviamo che la startup:
Approfondiamo alcune delle caratteristiche che abbiamo visto nel paragrafo precedente e che costituiscono l’essenza di una startup.
La tua nuova attività non ha le caratteristiche che abbiamo elencato nel paragrafo precedente? Allora è un’azienda di tipo tradizionale.
Nonostante ciò, non devi considerare il termine startup totalmente estraneo al tuo caso. Infatti, “startup”, nella sua accezione di “fase di startup”, indica anche l’operazione di avvio di una nuova attività e il periodo durante il quale nasce e viene lanciata un’azienda, di qualsiasi natura essa sia.
La fase di startup è quella in cui:
In sintesi, il termine “startup” può identificare 2 situazioni:
Startup innovativa o azienda tradizionale che sia, la tua nuova attività deve essere inquadrata in una delle forme giuridiche riconosciute dallo Stato italiano. Stabilire quale è una scelta importante, in quanto comporta importanti implicazioni legali e finanziarie, come l’importo delle tasse da pagare. Il prossimo capitolo ti aiuterà a decidere quale forma giuridica si adatta meglio alla tua idea di attività.
Questa guida è terminata. Hai capito come valutare la tua idea di business, se può essere vincente oppure non essere così appetibile. Inoltre, hai fatto tesoro di alcuni consigli su come progettare la tua nuova attività anche in condizioni di crisi e avendo pochi fondi. Infine, hai scoperto alcuni strumenti fondamentali, come il Business Plan, e delle definizioni, come quella di startup.
Il prossimo passo? Affrontare le pratiche burocratiche che ti porteranno all’apertura ufficiale della tua nuova attività. Abbiamo dedicato una nuova guida a questo tema, dove rispondiamo a tutti i dubbi più comuni in merito, a partire dal primo: quando è obbligatorio aprire Partita Iva?